La Mia Avventura Tra i Linguaggi di Programmazione: Dalla Delusione di C# all'Amore per Java

Linguaggi di Programmazione

La Mia Avventura Tra i Linguaggi di Programmazione: Dalla Delusione di C# all’Amore per Java

Introduzione

Ah, il mondo dei linguaggi di programmazione—è un po’ come il mondo degli appuntamenti, ma invece di scorrere a sinistra o a destra, ti ritrovi a sbattere la testa sulla tastiera finché qualcosa finalmente funziona. Negli ultimi 14 anni, ho avuto la mia dose di cuori spezzati, amori appassionati e avventure di una notte con vari linguaggi. Da C# a Python, Java a TypeScript, e persino una scappatella con Markdown, il mio viaggio è stato tutt’altro che noioso.

Ma aspetta, c’è di più! La mia avventura non riguarda solo i linguaggi; si tratta anche degli ambienti in cui ho programmato. Sì, sto parlando del grande cambiamento del sistema operativo—dalle grinfie di Windows 7 all’abbraccio liberatorio di Arch Linux. Prendi la tua bevanda caffeinata preferita e tuffiamoci dentro!

C# e Windows 7: Un Inizio Roccioso

Iniziamo con C#, la mia prima vera cotta per la programmazione. Era come quella prima relazione al liceo—piena di promesse, potenziale, e troppo, troppo dramma. Programmare su Windows 7 mi faceva sentire come se avessi tutto sotto controllo. Ma presto iniziarono a emergere le crepe.

Windows 7 era come quel genitore iperprotettivo, sempre in mezzo ai piedi, rallentando tutto, e deciso ad aggiornarsi nei momenti peggiori. E C#? Beh, iniziava a sembrare quella relazione in cui ti chiedi costantemente, “Sono io o semplicemente non funziona?”

Dopo qualche anno passato a lottare con Visual Studio e infiniti schermi blu della morte (grazie, Windows), ho capito che era ora di cambiare. Qualcosa doveva cambiare, e non sarebbe stata la mia sanità mentale.

Python e l’Esperimento VIM

Ecco entrare in scena Python, il linguaggio di programmazione di rimbalzo. Era tutto ciò che C# non era—leggero, flessibile e (oserei dire) divertente. Inoltre, stavo usando VIM per programmare, il che mi faceva sentire come se fossi entrato in una società segreta di sviluppatori hardcore. Certo, all’inizio era un po’ criptico, ma una volta che capisci come funziona VIM, inizi a sentirti come un mago che lancia incantesimi con la tastiera.

Python era una boccata d’aria fresca, e mi ha fatto vedere che programmare poteva essere davvero piacevole. Ma per quanto amassi Python, ho iniziato a rendermi conto che il vero problema non era il linguaggio—era l’ambiente. Windows 7 mi stava rallentando, e il mio povero mini laptop a stento riusciva a stare al passo.

Il Dilemma del Sistema Operativo: Da Windows 7 a Arch Linux

Sapevo che era arrivato il momento di un cambiamento serio. Ho flirtato con Ubuntu per un po’, pensando che sarebbe stata una transizione facile nel mondo di Linux. Ma il mio mini laptop aveva altre idee—era come cercare di correre una maratona con una palla al piede. Ubuntu era semplicemente troppo pesante, e la mia piccola macchina arrancava.

Ed è qui che ho scoperto Arch Linux. Ora, Arch Linux è come il “fai da te” dei sistemi operativi. Non è per i deboli di cuore, ma se sei disposto a fare uno sforzo, le ricompense sono incredibili. È leggero, veloce e personalizzabile—perfetto per spremere ogni goccia di prestazione dal mio mini laptop.

Passare da Windows 7 a Arch Linux è stato come liberarsi da una relazione tossica. Niente più aggiornamenti casuali, niente più prestazioni lente—eravamo solo io, il mio codice e un sistema operativo velocissimo. Certo, ho dovuto imparare qualche nuovo trucco (come installare le cose senza un’interfaccia grafica), ma ne è valsa la pena. Inoltre, Arch Linux mi ha dato credibilità nella comunità Linux. Improvvisamente, ero quel tipo che usava Arch, e sì, lo menzionavo ad ogni occasione.

Java: Il Vero Amore

Dopo tutti questi alti e bassi, finalmente ho trovato il mio vero amore—Java. È robusto, potente e (soprattutto) affidabile. Java e io stiamo insieme da quattro anni ormai, e sono ancora innamorato. Che stia costruendo sistemi backend o affrontando algoritmi complessi, Java è sempre pronto per la sfida.

Scrivo il mio codice Java in IntelliJ IDEA, ma ecco il colpo di scena—uso il plugin VIM! Sì, anche nel mondo elegante e sofisticato di IntelliJ, non riuscivo a rinunciare a VIM. È come avere il meglio dei due mondi: la potenza di Java con la velocità ed efficienza di VIM. Fidati, non c’è niente di meglio che navigare nel codice con pochi tasti, mentre IntelliJ si occupa del lavoro pesante.

TypeScript e la Scappatella Frontend

Ovviamente, nessun viaggio nella programmazione sarebbe completo senza una scappatella con lo sviluppo frontend. Ecco entrare in scena TypeScript—il cugino giocoso di Java. TypeScript ha tutta la struttura e l’affidabilità di Java, ma con il brio in più di essere utilizzato per lo sviluppo frontend. È come scoprire che il nerd della scuola è in realtà una rockstar.

Uso Visual Studio Code per le mie avventure con TypeScript, e sì, ho installato anche qui il plugin VIM. È come avere il meglio di entrambi i mondi—la versatilità di VS Code combinata con l’efficienza di VIM. Che stia debuggando un problema complesso nel frontend o semplicemente modificando qualche CSS, VS Code con VIM è sempre al mio fianco.

Markdown, HTML e CSS: Gli Hobby

E poi ci sono gli hobby—Markdown, HTML e CSS. Questi sono i linguaggi che utilizzo quando devo scrivere un post per il blog o stilare una pagina web. Sono semplici, diretti, e fanno il loro lavoro senza troppe storie. Inoltre, scrivere in Markdown è come avere una conversazione con il tuo computer—è semplicemente così facile.

La Conclusione: Il Mio Amore per Java e Arch Linux

Dopo tutti questi anni, ho capito che programmare è come un viaggio—non sai mai davvero dove finirai. Ho iniziato con C# e Windows 7, pensando di avere tutto sotto controllo. Ma ci sono voluti alcuni cambi di rotta, un paio di delusioni e un bel po’ di sperimentazioni per trovare il mio vero amore—Java e Arch Linux.

Se stai pensando di passare a Linux, ti consiglio vivamente di dare un’occhiata alla mia guida per iniziare con Arch Linux. Fidati, ne vale la pena.

E se sei ancora indeciso su quale linguaggio di programmazione buttarti, il mio consiglio è semplice: provali tutti. Non sai mai quale ti ruberà il cuore.

Buona programmazione!


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